(finalmente) Joost SI FA VEDERE! BETA PUBBLICA!


Cos’è?

La vera IPTV… Quella che ha le carte in regola per FUNZIONARE. Joost è un sistema di P2P (peer to peer) TV nato da una collaborazione dei creatori di Skype e Kazaa, è basato su una architettura distribuita per la condivisione dei dati da parte di tutti gli utenti che usufruiscono del servizio, e di fatto elimina la necessità di grandi server per la distribuzione dei video in streaming. Ogni utente aiuta la trasmissione (più o meno è il sistema di bittorrent) fa da server e contribuisce alla visione degli altri.

Quanti canali sono disponibili?

Per adesso più di 250 canali (Ovviamente la grossa parte è inglese… ma ancora il sistema è fresco, quindi ne vedremo delle belle) con oltre 15000 spettacoli!

On demand?

SI!!! scegli tu quando vedere lo spettacolo! lo fermi, lo passi avanti… lo metti indietro! tutto liberamente!

Qualità?

Dalle mie prove, per adesso, è discreta. Ma gli ideatori dicono che presto raggiungeranno un livello prossimo all’alta definizione.

Interfaccia?

Davvero molto bella! sto provando la beta pubblica, e devo dire che l’interfaccia è piacevole e accattivante

Il programma si profila davvero interessante… ci sono widget simpatici (potete chattare con l’account jabber/gtalk dall’interno di Joost!!) , favoriti, e tante funzioni da scoprire!

Vi invito a provarlo, scaricando il client da QUI

Dopo aver scaricato il client, potrete registrarvi e cominciare ad usare Joost!

Qua qualche foto del mio schermo mentre usavo joost:

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La guerra p2p vs. majors si fa davvero interessante!


Bhe tra una notizia e l’altra in questi giorni tutto mi aspettavo……tranne di leggere:
The Pirate Bay DENUNCIA le majors per sabotaggio 😀

per chi non lo sapesse, the pirate bay è un tracker (tiene traccia dei files in distribuzione) del sistema bittorrent.. più volte messo sotto pressione dalle majors poichè reo di distribuzione di materiale protetto da diritto d’autore.

Bhè questa notizia è quanto di più buffo ed interessante io abbia mai letto.

Se ricordate il mio articolo di qualche giorno fa le email di mediadefender erano finite sul web…con tutto il loro scandaloso contenuto… bhè all’interno di quelle email ci sono CHIARE prove delle strategie utilizzate per abbattere i sistemi P2P…tra i quali addirittura ATTACCHI DDOS e cracking dei vari server fatti da CRACKER PROFESSIONISTI ASSOLDATI DA MEDIADEFENDER…

Questo si chiama sabotaggio, giocare sporco. Non è legittimo in nessuno stato civile, equivale ad andare a casa del “ladro” (anche se il termine non si adatta proprio bene) e piazzar un quintale di dinamite……

Per questo motivo The Pirate Bay ha deciso di depositare una denuncia con accusa di sabotaggio, attacco denial of service, cracking e spam a danno di Twentieth Century Fox, Emi Music, Universal Music Group, Universal Pictures Nordic, Paramount Home Entertainment, Atari Nordic, Activision Nordic Filial Till Activision Ltd, Ubisoft Sweden, Sony Bmg Music Entertainment e Sony Pictures Home Entertainment Nordic.

Come potete facilmente intuire la battaglia si fa parecchio interessante e ne vedremo delle belle…. Da parte sua The Pirate Bay ha TUTTE LE PROVE NECESSARIE. Quelle email sono una prova schiacciante (basta aggiungere qualche log, e la frittata è fatta)……. e in un mondo corretto, tutte quelle case discografiche finirebbero facilmente condannate….. ma sappiamo tutti BENISSIMO la quantità di denaro di cui dispongono………….e fino a che punto la corruzione arriva….

Vedremo! Stay tuned! Più e meno vi terrà aggiornati!

Chi di P2P ferisce… di P2P perisce..


Con somma soddisfazione scrivo questo articolo, tanto strano quanto godurioso 😀

Notizia fresca del giorno, MediaDefender (azienda nata per “PROTEGGERE” le major, dal fenomeno P2P con metodi non proprio “onesti”) ha subìto un attacco hacker. Sono state sottratte ben 700 MB di posta interna e messa in giro via BitTorrent.

In queste email si andavano delineando le varie strategie per creare trappole agli utenti ed i metodi per tracciare i file e scovare gli utenti.

Nel contenuto delle mail si nota anche che il progetto MiiVi era stato creato per trarre in inganno gli utenti.

Bel colpo. La pirateria è sbagliata ed è un reato, però ad essa non si risponde a suon di drm, rootkit e metodi punitivi. La pirateria si fronteggia nel libero mercato.

Da notare che è stato possibile rubare queste email proprio perchè MediaDefender aveva messo in sharing dei files trappola e aveva aperto delle porte nei propri server. Beh, si son fregati da soli.